Riscoprire la vulnerabilità dell’uomo e della Chiesa

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Blog di Amici in Missione

di Claudia Giampietro*

Sono giorni di grande silenzio a Roma, il cuore della città non pulsa più al ritmo del traffico e la natura è l’unica a cui sia permesso farsi vedere e sentire: ciuffi d’erba spuntano timidi tra i sampietrini, il canto degli uccelli alle prime luci del mattino regna incontrastato. Nel silenzio si odono anche le voci di chi ci lascia, quasi in punta di piedi, mentre le nostre mura domestiche divengono mura di contenimento del dolore che ci trafigge beffardo all’improvviso, al risveglio, quando siamo più vulnerabili.

Non c’è tempo per riaprire gli occhi, l’alba di un nuovo giorno è impietosa foriera di brutte notizie: “se ne è appena andata”. Sono parole che arrivano come un pugno allo stomaco, è la conferma della precarietà della vita che ci coglie impreparati e soli. Famigliari, amici, colleghi, volano via come foglie di tarassaco su cui soffia un bambino. È…

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